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testi a cura di Ignazio Baldelli e Ugo Vignuzzi |
LEGENDA |
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SOLIDARIETA’
sostantivo femminile |
LA
CITAZIONE "Certe forme di solidarietà vanno rispettate." David Leavitt |
IL
FILM "EUROPA 51" Roberto Rossellini (1952) |
La parola solidarietà deriva, sul modello del francese solidarité, dall’aggettivo italiano solidario, variante desueta di solidale. Tutti questi termini hanno alla base l’espressione del latino giuridico in solidum, che indicava l’obbligazione da parte di un individuo appartenente a un gruppo di debitori di pagare integralmente il debito. Infatti l’aggettivo solidus - da cui proviene il sostantivo solidum - non significava soltanto solido nel senso di duro, compatto, robusto, ma anche intero, pieno. E allora chi doveva pagare in solidum doveva pagare l’intera somma. E’ interessante ricordare che dalla stessa parola latina solidum deriva anche il nostro soldo, in quanto verso la fine dell’Impero, nel IV secolo, i governanti vollero creare una moneta, originariamente d’oro, il cui valore sarebbe dovuto rimanere stabile nel tempo, cioè una moneta solida in quanto forte: e la chiamarono appunto solidum, che è il progenitore dei nostri soldi. Più tardi, nel Medioevo, si formarono interi eserciti di professionisti, che prestavano servizio a soldo cioè a pagamento. Questi mercenari presero il nome di soldati: all’inizio delle compagnie di ventura, e poi, più in generale, di ogni tipo d’esercito. Sebbene tutte queste parole abbiano una comune origine, non è facile collegare soldo - e soprattutto soldato - a solidarietà. Ciò dipende dal significato completamente nuovo che il termine ha assunto a partire dalla Rivoluzione Francese. Infatti, mentre prima si trattava di una parola di uso strettamente tecnico, che significava l’essere solidario o solidale in preciso riferimento giuridico - economico, a partire dal 1789 solidarité, in francese, è passata ad indicare, sul piano ideologico - politico, il sentimento di fratellanza, di fraternità che devono provare fra di loro i cittadini di una stessa nazione libera e democratica. Non a caso, infatti, libertà, uguaglianza e fraternità sono state le parole nelle quali si sono tradotti i principi rivoluzionari. Sul modello francese, più tardi anche in Italia solidarietà ha assunto questo significato, in un periodo in cui le lotte per la libertà politica andavano sempre più caricandosi di valori e problematiche sociali. Così accanto alla solidarietà nazionale, sostanzialmente equivalente ad unità nazionale, si è potuto parlare anche di solidarietà di classe o addirittura di gruppo, ma sempre riferendosi a un appoggio, un sostegno reciproco simile a quello che esiste tra fratelli. Questa solidarietà che si manifesta a qualcuno è un sostegno che spesso non si limita alle parole, ma tocca i fatti, anche molto concreti, come le numerose campagne di solidarietà che sempre più spesso vengono organizzate a favore di interi gruppi di persone che si trovano in condizioni di disagio, di necessità o di sofferenza. Per questo assistiamo e partecipiamo a vere e proprie gare di solidarietà a favore di tanti nostri simili colpiti da sventure o calamità. Oggi il valore di solidarietà si è venuto ad ampliare e ad approfondire fino ad abbracciare tutto il genere umano, nel convincimento che ogni altro è il nostro prossimo, senza distinzioni di razze, di culture o di fedi politiche o religiose. La solidarietà, basata sulla comune appartenenza all’umanità, esprime in concreto il sentimento di fraternità in cui si traducono varie forme d’amore e di carità. Una autentica cultura della solidarietà è veicolata dalle molte forme di volontariato organizzato grazie all’impegno di un crescente numero di persone. Mettere le proprie energie e il proprio tempo al servizio degli altri rappresenta oggi una grande risorsa, un passo avanti verso il riconoscimento di valori civili e umani.
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